La bella e spaziosa sala che gli alpini della piccola frazione di Lasen hanno ricavato dal restauro delle ex scuole ha ospitato, giovedì 28 febbraio, la prima delle due serate tematiche di una significativa iniziativa. Giunta alla quinta edizione, la rassegna è dedicata alla promozione e diffusione dei prodotti tipici locali, della biodiversità e della conservazione ambientale anche ai fini della gastronomia e della ristorazione.
Il tema scelto quest’anno era quello dei cereali nostrani: avena, frumento, mais “sponcio”, farro, orzo e segale un tempo coltivati in tutta la nostra provincia e soprattutto sulle zone alpine. Ciò succedeva sino agli anni ’60 del secolo scorso e solo ultimamente c’è una ripresa grazie a un rinnovato interesse che ha anche valenza economica, basti pensare all’orzo la cui coltivazione promossa e veicolata dalla cooperativa La Fiorita è elemento essenziale per la produzione dell’ottima birra Dolomiti.
Con farro e orzo si possono poi realizzare dei succulenti piatti di grande valore nutrizionale e di interesse salutistico.
I relatori, introdotti da Cesare Lasen, vantavano una grande preparazione e l’esposizione di ognuno, della durata massima di venti minuti, era intervallata da brevi pause poetiche e dalla proiezione di filmati a cura di Lucio Dorz.
Antonio Tatto ha fatto un excursus su storia e tradizioni colturali locali e su cosa si coltivava (cereali e non), i proverbi e i modi di dire. A seguire il dottor Giuseppe Pellegrini, funzionario dell’Avepa e profondo conoscitore anche delle misure di sostegno e contributi per la coltivazione dei cereali, e poi Stefano Sanson (Istituto agrario di Vellai) ha trattato delle antiche tipologie cerealicole del bellunese, della loro produzione e del loro valore nutritivo, prodotti che da sempre hanno contribuito a sfamare le genti delle valli alpine.
La seconda serata, svoltasi ad Arson il 7 marzo era finalizzata a sviluppare gli aspetti spirituali, l’alimentazione collegata alla salute dei cereali e molto altro. A relazionare Paola Barattin (Elementi di spiritualità), a seguire Johannes Keintzel (Valori nutrizionali dei cereali e tecniche di coltivazione sostenibile) e per finire Gioia Dalla Gasperina (I cereali e la salute. Dalla pellagra alla celiachia e nuove malattie. Le diete vegane e l’interesse per i prodotti alternativi), argomenti interessanti che vanno dal pane alle focacce, dai valori nutrizionali alla citazione dei piatti della tradizione gastronomica locale, sani e nutrienti.