Se ci si avventura tra i boschi di Gron, nel piccolo comune di Sospirolo, si entra nel magico mondo di Giulia Marchioni, pittrice valutata non solo a livello locale. La sua vita si divide tra l’attività artistica, la produzione vinicola in collaborazione con il marito Adriano e “la bottega di Giuly”. Le piace «produrre arte in vari modi», come dice lei stessa.
La sua ultima mostra a Venezia (Venice StArt, esposizione di arte contemporanea, curata da Mario Mazzoleni, presso l’Arterminal di San Basilio, nell’autunno scorso) le ha permesso di mettere in evidenza la sua natura e le sue emozioni. Il termine “natura” ha un doppio significato: sia indole e personalità che insieme di flora, fauna e cose inanimate che si combinano in modo ordinato. Questa è la forma di espressione artistica di Giulia: insieme di emozioni e di ambiente circostante; la natura è simbolo di ciclicità e continua sorpresa perché generosa di emozioni durante tutto il corso dell’anno. Con le sue esposizioni la pittrice regala al mondo ciò che sente.
La vita scolastica e formativa di Giulia iniziò frequentando la scuola d’arte a Cortina, da cui ricevette un’impostazione neoclassica, corrente di pensiero secondo cui la razionalità è alla base di tutto e la bellezza del corpo esprime la grandezza dell’animo. Approfondì particolarmente la corrente artistica del dripping informale di Pollock. Tale tecnica pittorica consiste nel far cadere o gocciolare dal pennello o dal tubetto i colori o le vernici direttamente sulla tela, stesa a terra. Alla fine del percorso scolastico non riuscì immediatamente ad esprimere il suo potenziale nel mondo del lavoro.
Il suo debutto artistico iniziò in modo del tutto casuale: incredibilmente, grazie ad una bottiglia di vino. Da qualche mese il marito Adriano aveva inaugurato la produzione e la vendita di prodotti vinicoli presso alcuni ristoranti. Appena arrivati a casa dopo una consegna regolare in una locanda di Quero, furono richiamati perché – a detta del cliente – si era verificato un problema.
Dopo un primo momento di allarme scoprirono che uno dei clienti dalla locanda era intenzionato a comprare una consistente fornitura del loro prodotto.
L’intenditore si recò presso la piccola casa “sperduta” nel bosco di Sospirolo con una macchina lussuosa targata Olanda. Nel mentre Adriano finiva di imbottigliare il vino, Giulia cercò di ingannare il tempo con alcune discussioni che non ebbero grandi riscontri a causa della differenza linguistica.
All’improvviso la moglie del cliente vide alcuni dei quadri di Giulia non ancora appesi e se ne innamorò. La coppia di olandesi decise di comprare un’opera ma la pittrice non sapeva quanto avrebbe potuto chiedere e, infatti, lo vendette per pochissimo; i critici pagarono il dovuto con stupore in quanto non si aspettavano un conto così basso. Solo successivamente i due sospirolesi scoprirono che il compratore aveva uno studio importante di terapia del lutto, una forma di intervento psicologico che mira ad aiutare le persone ad affrontare il dolore di una morte e i cambiamenti che questa comporta. Perciò il collezionista aveva comprato oggetti di molti tipi per suscitare emozioni positive ai pazienti: ora sappiamo che uno dei suoi pezzi migliori è proprio il quadro di Giulia.
Per la pittrice l’arte è esprimere ciò che si è e lei lo fa in un modo particolare. Prima di mettere su carta, “mastica” il suo imput arrivato a lei tramite esperienze, ricordi o vicende particolari.
Una volta elaborata l’informazione, la tela viene distesa a terra, non in un ambiente chiuso bensì in mezzo al bosco. Quest’ultimo partecipa attivamente nei quadri. Giulia utilizza i pennelli solo per creare la base del dipinto; per realizzare effettivamente il quadro si serve di rametti, foglie, fiori, le sue stesse dita e tutto ciò che la natura può prestare per esprimere la sua immaginazione.
L’artista preferisce svolgere le sue attività in modo solitario, al massimo con il gironzolare delle sue galline. La presenza di altre persone le fa perdere la concentrazione dal viaggio attraverso le sue emozioni; in questo percorso riesce ad orientarsi grazie al suo cuore: con il sopraggiungere di persone la mente prende il sopravvento e non si riesce a porge attenzione ai propri sentimenti.
Giulia ringrazia e dà un consiglio: «Portate avanti ciò che siete con semplicità e senza paura, ascoltando la natura, che è maestra di armonia».