Pedalare e vincere. È quello che fa Giorgia Marchet, giovane rider mountain bike di Anzù, che a 22 anni ha vinto la Coppa del Mondo XCO 2020 a Nové Město na Moravě (Repubblica Ceca), gara dedicata a ragazze under 23. Neolaureata in Scienze motorie a Verona, Giorgia è appassionata di sport da quando ha imparato a camminare, e si dedica alla mountain bike da quando aveva 8 anni, stimolata da una famiglia altamente atletica, che le ha trasmesso la cultura dello sport.
La giovane ciclista, grintosa e determinata, ha gareggiato varie volte: l’anno scorso ha vinto il campionato italiano categoria under 23 a Lamosano, dove ha raggiunto il suo primo grande titolo a livello nazionale, e dice: «Vincere in casa è stato molto emozionante, con famiglia e amici che mi circondavano di tifo caloroso». Inoltre quest’anno ha disputato gare con la nazionale sia agli europei che ai mondiali, con risultati soddisfacenti.
Ma il meglio per Giorgia è arrivato a Nové Město, dove la ragazza ha gareggiato per la coppa del Mondo XCO 2020, e l’ha vinta. È il terzo anno di fila che corre in quella location, considerato di fatto come l’“Università della mountain bike”, il percorso più bello per molti atleti e quello che include tutte le caratteristiche per questo sport. Sono partiti per la trasferta il papà di Giorgia, il massaggiatore della squadra; l’allenamento pre-gara è andato molto bene, il livello atteso era altissimo e la vittoria per Giorgia inaspettata.
Rispetto agli anni scorsi, dove vi erano sei tappe, questa volta la coppa del mondo ha consistito in sole due tappe: nella prima Giorgia è arrivata in testa, mentre nella seconda è arrivata quinta. La gara si disputa in cinque giri e dura solitamente circa un’ora e mezza. «Quando mancavano gli ultimi giri è scattato qualcosa che mi ha fatto spingere più veloce e ho superato le quattro ragazze davanti a me», racconta Giorgia, «tra la grinta e l’emozione, ho staccato anche la prima ragazza, e ho gestito il vantaggio bene fino alla fine, fino a quando ho tagliato il traguardo felicemente». E conclude: «Il nostro sport ti porta a ritmi altissimi in cui devi dare tutto dal primo all’ultimo metro».
A causa del Covid-19, le gare sono iniziate a fine luglio di quest’anno, ma gli allenamenti Giorgia li ha fatti sempre, soprattutto in casa durante il lockdown di marzo e aprile: con rulli, con il tapis roulant e, grazie alla sua voglia e creatività, ha creato perfino una palestra alternativa: insieme al papà impegnato a fare legna, Giorgia ha inventato degli esercizi con questa risorsa naturale a km zero, come il “fagher squat” (fagher in dialetto significa faggio).
Giorgia lascia un messaggio ai lettori e soprattutto ai giovani: fare sport in generale è un’attività formativa e fisica. Ma la mountain bike in particolare è uno sport che ti forma nel carattere e ti aiuta a superare le difficoltà che la vita ti mette davanti. È uno sport di fatica che ti tempra il carattere, ha inoltre il vantaggio che ti porta a stare all’aria aperta; si adatta molto bene alla nostra provincia e aiuta a scoprire di più i bellissimi paesaggi che ci circondano.