Meano e le sue frazioni. Se si osservano oggi questi luoghi, non si riesce minimamente ad immaginare che vitalità e operosità possano avere prodotto solo una quarantina d’anni fa. Numerosi negozi di ogni genere di prodotti e piccole imprese artigiane creavano un’animosità difficile da riscontrare attualmente. Ma non solo questo: anche altre iniziative contribuivano a farne una zona sinergica che produceva, se ci è permesso chiamarli così, piccoli “miracoli”. Mentre i momenti si vivono in diretta, non sempre si riesce a coglierne l’importanza e la qualità, ma, a distanza di tempo, si può delinearne il loro spessore e la vivida impronta che hanno lasciato sulla comunità. Allora, come non ricordare che la grande passione per la musica e il canto del Maestro Germano Balest ha fatto sì che nascessero a Meano l’Orchestra Santa Lucia, la Corale degli adulti e il Minicoro dei bambini.
La preparazione e la profonda conoscenza della musica del Maestro hanno prodotto queste tre importanti realtà. Così, con la collaborazione del figlio Giovanni (per le foto) e dell’allievo Dino Paniz, abbiamo il piacere di ricordarle a chi le ha partecipate e vissute e di farle conoscere ha chi invece non le ha godute.
A metà anni Settanta, vista la numerosa gioventù di allora, al Maestro viene l’idea di allestire un’orchestra per lo più di strumenti a corda. Con pazienza e tenacia, come racconta Dino, egli mise assieme dei volonterosi e appassionati ragazzi, di cui tre alla chitarra, cinque al primo mandolino, altri cinque al secondo mandolino, uno al banjo, uno alla viola e una voce solista, quella di Cristina Balest.
Naturalmente s’inizia da zero, con lezioni di teoria e solfeggio nell’ampia taverna della casa di Germano e, al termine di esse, con la collaborazione del Maestro Bellus, viene effettuato il saggio finale con la consegna di regolari diplomi. Di conseguenza sono venute nel tempo numerose esibizioni dell’orchestra Santa Lucia, in primis quella che ha accolto l’entrata in parrocchia del nostro indimenticato don Bernardo. Le domeniche poi si saliva presso gli alberghi dell’Agordino, anche fino a Rocca Pietore, per non dimenticare comunque le vicine trasferte all’Albergo Pizzocco e alla Baita all’Arte di San Gregorio nelle Alpi.
Naturalmente le performance avvenivano pure nella nostra comunità come alla Casa di riposo, nella chiesa parrocchiale in occasione delle grandi festività o ricorrenze, ma soprattutto numerose volte in quel di Callibago, frazione da cui provenivano la maggior parte dei componenti. Per le trasferte fuori sede, oltre alle auto private, c’era la disponibilità di un pulmino messo a disposizione dalla ditta Autotrasporti di Flavio Casagrande. Ci sono state partecipazioni qualificate, come quella ad una rassegna a tema al Teatro comunale di Belluno, l’inaugurazione della Casa di riposo di Lamon con la prestigiosa presenza del noto presentatore tv Enzo Tortora.
La ciliegina sulla torta però è stata la trasferta in terra elvetica con la Fisorchestra Rossini del Maestro Bellus per omaggiare la Famiglia dei Bellunesi nel Mondo di Locarno. Una tre giorni indimenticabile, emozionante e commovente, come riferisce ancora Dino, sia per chi arrivava da Belluno che per i nostri connazionali lì residenti per motivi di lavoro.
Il nostro Maestro non si è certo fermato solo all’Orchestra,ma ha ideato, curato e cresciuto il Minicoro di Meano con i bimbi che portavano al petto (con orgoglio) nelle loro uscite un medaglione in legno con il simbolo inciso a fuoco. Un occhio di riguardo c’è stato anche per i grandi con la creazione della Corale degli Adulti, praticamente unendo componenti del vecchio coro parrocchiale, ormai quasi sciolto, a delle nuove entrate con una certa predisposizione e passione al canto religioso, ma anche per quello laico.
Ora di queste tre realtà rimane un flebile ricordo e con questo racconto vogliamo fare un reverente omaggio a una persona appassionata come il Maestro Germano, che ha donato alla nostra comunità tutta la sua competenza per un’ulteriore crescita socio-culturale di essa.