In una società come quella odierna, in cui le nuove tecnologie sono profondamente radicate nella vita di tutti i giorni, molti semplici approcci del quotidiano sono cambiati e con essi sono stati coinvolti anche l’insieme dei fenomeni sociali, tra cui il crimine e le contromisure verso lo stesso.
Proprio sulla base di questa costante evoluzione, i ricercatori dell’Università di Trento, attraverso il gruppo di ricerca eCrime, hanno scoperto un fatto che ha dell’incredibile. Si tratta di una rivelazione portata alla luce dal progetto “Surf & Sound”: una nuova frontiera di difesa dei diritti umani basata su un metodo front e on-line che vede coinvolti numerosi ricercatori e criminologi, tra cui il feltrino Gabriele Baratto.
Mediante l’uso di un approccio multidisciplinare – che spazia tra criminologia, legge, statistica e scienza dell’informazione – i ricercatori hanno infatti scoperto che i soggetti comunemente chiamati “scafisti”, ovvero i trafficanti di esseri umani, usano le piattaforme web al fine di pubblicizzare le tratte via terra o via mare ai papabili clienti, esattamente come accade per i più comuni tour operator.
“I trafficanti operano come delle vere e proprie agenzie di viaggio – spiega Baratto – infatti, si possono trovare tutte le più classiche promo-viaggio: dai pacchetti-famiglia alle super offerte prezzate poche centinaia di euro, fino ad arrivare alle formule all-inclusive con viaggi più sicuri e lussuosi, anche in barca a vela, e che costano fino a 10.000 euro“. Queste ed altre informazioni utili al viaggio – come le recensioni degli stessi migranti – sono uscite alla luce del sole, disponibili ad esempio su pagine Facebook pubbliche a cui si può accedere cercando le parole chiave “viaggio verso l’Europa”, naturalmente in lingua straniera, prevalentemente araba.
La tratta di esseri umani rappresenta uno dei business più lucrosi al mondo, basti pensare che le Nazioni Unite lo considerano secondo solo al mercato della droga. Tali dati possono aiutare a spiegare il perché, quindi, gli scafisti siano così organizzati e trasformisti anche con il cambiare delle legislazioni dei vari paesi. La diffusione è talmente capillare che si pensi, ad esempio, che su Youtube – piattaforma web che consente la condivisione e visualizzazione in rete di video, nonché il terzo sito più visitato al mondo – esistono diversi tutorial che spiegano addirittura come contattare un adepto e organizzare la miglior tratta o sul come falsificare o recuperare dei documenti.