A fine 2019 veniva promosso il progetto “Come eravamo”, una raccolta di foto d’epoca di scorci, edifici, matrimoni e classi, in vista di una mostra nell’ambito della festa di San Valentino. Negli scorsi mesi, il lancio di un concorso fotografico dedicato a Vittorio Bristot, per tutti Toieto, una vita spesa ad immortalare tradizioni e momenti di comunità, luoghi e paesaggi: una vera memoria storica del paese. In Biblioteca è consultabile un repertorio di 250 foto storiche originali, scatti di persone, famiglie, luoghi, attività quotidiane e lavorative di un tempo.
Tre spunti che raccontano quanto l’amministrazione comunale di Limana dia alle foto un valore di memoria storica. Ci sembrava una bella occasione per una riflessione sul tema con Edi Fontana, vicesindaco ed assessore alla cultura, e Marta Picinotti, consigliera con delega al mondo giovanile.
Quest’ultima giustamente puntualizza che il progetto “Come eravamo” e il Premio “Toieto” «non sono collegati, sono nati in una maniera e con uno spirito diversi». Il primo, infatti, sorge dalla volontà di portare idee nuove per la festa di San Valentino, il secondo su spinta della famiglia del dedicatario e del Comitato Frazionale di Giaon. È però innegabile che ci sia un filo rosso che lega tutte le iniziative elencate.
«Siamo convinti», commenta Picinotti, «dell’importanza di mantenere una memoria storica, come già fatto con la raccolta di foto storiche in Biblioteca, a cui si sono aggiunte ora quelle della mostra “Come eravamo”, che però non sono ancora catalogate. Come abbiamo scritto nel bando per il concorso fotografico», continua l’assessore, «al giorno d’oggi diamo minor valore alla fotografia, perché è una cosa che possiamo fare tutti e in qualsiasi momento, venendo quasi abusata. Bisognerebbe invece riscoprire il valore che le si dava una volta, quando c’era il rullino e in pochi avevano la macchina fotografica. Appunto come Toieto, che era l’unico a presentarsi alle manifestazioni per fare le foto. Era un mondo totalmente diverso. Bisognerebbe riscoprire quella passione per la fotografia, senza filtri se non per qualche leggera correzione di luce».
Edi Fontana, da amministratore navigato, inserisce il tutto in una prospettiva diacronica e ad ampio raggio: «Il progetto “Ambiente, Storia e Cultura di Limana”, messo in piedi dall’amministrazione comunale, può essere definito un ideale viaggio nella storia della nostra Comunità. Riprende un lavoro iniziato nel 2000 dall’allora amministrazione Sommacal, con la pubblicazione dei calendari storici, e ripreso nel 2020 con la mostra fotografica realizzata in municipio con le foto degli sposi di Limana dello scorso secolo. Il progetto vuole essere uno strumento importante per un paese protagonista, che ha visto mutamenti profondi negli ultimi anni, con difficoltà a volte per riuscire a mantenere la propria identità. Siamo convinti che non può esserci crescita per una Comunità se mancano la coscienza e la conoscenza come paese di una identità sociale, culturale, fatta di storia, radici e valori. Guardare alle nostre tradizioni, alla nostra storia, alla nostra cultura, al nostro passato non significa vivere di nostalgia, di ricordi, ma vuol dire il contrario: riprenderci il passato per progettare il futuro. Conoscere il passato vuol dire vivere meglio il presente, ponendo nel contempo solide basi per progettare e costruire il futuro. Sono particolarmente contento che questa iniziativa sia portata avanti dalla nostra consigliera con delega al mondo giovanile, Marta Picinotti, perché proprio i giovani devono avere la consapevolezza che la vita è fatta di presente e futuro, ma anche di un piede solido nel passato».