Correva l’anno 1971 quando si dette il via al torneo “Osvaldo Cassol”, un torneo frazionale e limitrofi, al quale anche Cergnai, frazione più a nord del comune (i “montanari”), riesce a partecipare nonostante le non poche difficoltà a raggiungere il numero di giocatori vista la ridotta densità di popolazione.
Il Cergnai forma così una squadra con l’appoggio dei nostri vicini “cesiolini”; pochi sapevano giocare a calcio, ma il divertimento assieme al nostro seguito di squadra era assicurato.
Nel susseguirsi degli anni il Cergnai partecipa alle varie edizioni del torneo, ora “Torneo Plavis”, sotto la direzione di vari allenatori: Achillea, D’Agostini, Giazzon, Simplicio, Signori, Miniatti, Gorza, Mezzomo, Casagrande in collaborazione con Canal e Simonetti.
Si aggiudica un secondo posto contro la Campese nell’86 e contro il Formegan nell’87.
Arriva finalmente il 1991 quando, la squadra del Cergnai, sotto la guida di Signori, conquista la prima vittoria ai tempi supplementari, con un goal di Cossalter al 65’. Tutto il paese è in festa, si fa campanò e ci si trova presso l’ex latteria per una spaghettata. Si aggiudica per altre due volte un secondo posto contro l’Ignan nel ’95 e nel ’98 e sempre un secondo posto nel 2011 contro il Salzan. Ma l’anno dopo, nel 2012, il Cergnai riesce ad aggiudicarsi la vittoria della 42° edizione del “Torneo Plavis”; i biancoverdi hanno la meglio sul Sartena ai tempi supplementari grazie alle reti di Tonus e Budel. Dovremo aspettare quattro anni per imporci nuovamente e nel 2016, dopo una combattutissima partita contro la Campese, Tonus, con una punizione vincente, regala la terza vittoria Biancoverde.
Un plauso lo dobbiamo a Fausto Sacchet che si è sempre prodigato moltissimo nella ricerca dei giocatori, per poter essere competitivi, dato che il nostro problema è sempre stato quello di non avere sufficienti giocatori all’interno della frazione. Per sopperire alla mancanza, ci è stato concesso di poter avere cinque giocatori di Cesio, anche se non sono mancate le discussioni da parte delle altre squadre.
Il Cergnai inoltre può contare di una grande tifoseria e fra i tifosi maggiormente presenti non può mancare il nostro Giorgio che con campanacci e sgréole infiamma lo stadio.
1971 – Cergnai Pronto
«Anni 60. Nessun de Cergnai dughéa con la Plavis, aveòn fat la squadra e se dughéa con S. Gregorio, Cesio e Sartena con Gino Cornàl e Milio Dal Zot e Campo. Se avéa fat an torneo e se dughéa tute le domeneghe. A San Gregorio se féa le partide o davanti ala scola o dove ades ghe ne l’ecocentro. No l’era mai zherto che la ‘ndese a finir ben. Na olta nel ’63 la partida l’ha durà manco del solito, parché al balòn de goma l’era finì su par ‘na cassia. Ahhhh! Finì Tut! N’altra olta, quadò visin al prete, la matina se avèa parecià le porte. Dopo meodì pena comincià, rivà do i Coloni e… ahhhh!
Finì Tut n altra olta! A Cesio là davanti ale scole, de fianco all’Albergo Posta, noi del Cergnai se dughea a seconda de come che i taiéa al fien: do su le Càole, sui Pra magri, do ai Martin, ale Ondére. Noi avòn continuà par conto nostro, finchè Giorgio Gris, Sergio De Gol i’avéa comincià a dugar co la Plavis: e così par comodità se féa qualche alenamento do sul campo del prete drìo al municipio. Quel an del 1971 mi ere drìo organizar an cin de partide, contro al Sartena e anca l’Ignan. Intant che se era là riva Gigetto Muraro che al ne dis: «Se fe an torneo, mi mete in palio ‘na damigiana de vin a chi che vinze». Sto torneò no ‘l avòn mai finì e fursi gnanca comincià, parché intant i avéa organizà al Osvaldo Cassol».
Sono i ricordi di Vito Dalla Sega. A riprova che fossero già pronti, Biagio Pipicello rammenta che proprio prima del torneo le maestranze della ditta Cassol sfidarono il Cergnai.
LE MAGLIE
Nei primi tornei giovavano con le maglie degli “scapoli-ammogliati” nel campo delle Ondere, con il mitico arbitro Felice che esigeva la doccia, costruita alla meglio con un mastél de legn e séce de acqua tolta nella val. Finché una decina di anni dopo si trovarono in dono una muta di maglie di color verde intenso regalate da Mirco Pol di Meano, arrabbiato con i suoi paesani perché quelle maglie erano a loro destinate, ma non avevano gradito il colore.
Erano gli anni di grande entusiasmo per tutta l’U.S. Cergnai, che si impegnava nella valorizzazione della montagna con la promozione del bivacco Virgilio Casagrande, e poi con il calcio, disciplina tanto amata da arrivare alla realizzazione dell’attuale campo in località Col de Fer. Subito utilizzato per l’aggregazione dei ragazzi con la partecipazione al torneo “Coppa Scarabocchio” promossa in ogni provincia da “il Giornalino dei Ragazzi” edito da Famiglia Cristiana.
«Lo spirito del Cergnai l’era de grande partecipaziòn al torne – conclude Vito – tute le fameie le andéa a a tifar par i tosat, ghe n’era entusiasmo, tant’è che d’inverno se fèa anca su al porzél da usar par le feste del la nostra fraziòn!».