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FAI – i luoghi del cuore

la Valbelluna... c'è

FAI – i luoghi del cuore

la Valbelluna... c'è

Il Fai (Fondo ambiente italiano) è una fondazione privata senza scopo di lucro che dal 1975 si impegna nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico e paesaggistico italiano. Questo intento viene esercitato anche attraverso raccolte fondi e occasioni di cittadinanza attiva.

I luoghi del cuore
Un mezzo di cittadinanza attiva è proprio questo censimento nazionale biennale in cui ogni cittadino può segnalare al Fai un luogo che per lui è importante valorizzare. Biennale in quanto un anno è dedicato alla votazione (anno in corso fino al 15 dicembre) e un anno è dedicato ai progetti e all’assegnazione di fondi. La votazione, sia cartacea che online, può essere fatta da qualsiasi cittadino; la prima viene fatta contattando i comitati legati al luogo mentre la seconda si fa sul sito del Fai. Alla fine dell’anno viene visionata la classifica e i luoghi con più di 2000 voti vengono scelti per portare avanti dei progetti di tutela e promozione. Quest’anno sono state create due classifiche specifiche: una riguarda i luoghi sopra i 600 metri di quota per dare rilevanza alle zone montane, l’altra riguarda i “luoghi storici della salute” che abbiamo visto essere luoghi molto importanti specie in situazioni come quella attuale.

In provincia di Belluno ci sono luoghi candidati?
Certo! Si tratta di più di una ventina di luoghi che si possono visionare e votare sul sito del Fai digitando “luoghi del cuore” sul web. Si va dai più a Nord – Chiesa di san Leonardo a Casamazzagno di Comelico, borgo di Damos (Padola) e Val Visdende – fino al più a Sud che è Villa Bellati.

Villa Bellati
Si tratta di un’imponente villa veneta che sorge sul colle sopra la frazione di Umin (Feltre) e rappresenta uno degli ultimi esempi di dimore di campagna costruite dal ceto aristocratico (anno di costruzione 1703).
I vari discendenti della famiglia si occuparono nei secoli di filosofia (istituendo una grande biblioteca), agricoltura e lavorazione della seta dando impulso alla zona. Divenne un ospedale nel dopoguerra e dal 1981 è in stato di abbandono.

Villa Zuppani
Si trova a Pasa di Sedico, risale al XVI secolo e subì 3 importanti ristrutturazioni: la prima fu fatta dai Pasa con un aspetto molto semplice, nel 1694 fu aggiunta la stalla e il timpano dagli Zuppani e la terza modifica fu fatta dal vescovo Luigi Zuppani che tra ‘700 e ‘800 aggiunse un’ala di impronta palladiana. Vent’anni fa la villa è stata donata alla provincia e oggi versa in uno stato di degrado.

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