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Fab Lab Dolomiti

la fucina del digitale a Sedico

Fab Lab Dolomiti

la fucina del digitale a Sedico
Il team di FabLab Dolomiti a FaiDaTe a Roma

Vent’anni a febbraio, il sedicense Lorenzo De Luca ha già dato il via, con alcuni colleghi, a un progetto di fabbricazione digitale che sta facendo parlare di sé.

Lorenzo presiede l’associazione FabLab Dolomiti che vede il proprio centro operativo presso il FabLab Belluno, laboratorio che si trova presso il Centro Consorzi in zona Gresal di Sedico.

Una passione, quella del giovane, nata ancora da bambino quando smontava i giocattoli elettronici per capirne il meccanismo e poi proseguita sui banchi delle medie, dove si appassionava ai laboratori tecnici. Stessa passione portata avanti all’Itis di Belluno: qui con alcuni compagni ha vinto dei concorsi di elettronica, il cui premio era una stampante 3D con la quale si è avvicinato al mondo della fabbricazione digitale.

Oggi studia ingegneria dell’informazione a Padova e intanto affianca il ruolo di presidente dell’associazione. Proprio a un concorso a Taibon Agordino, Lorenzo ha conosciuto delle persone, in particolare Michele Verdolini del Centro Consorzi e Christian Dudca, uno dei concorrenti, che già avevano in mente di creare un gruppo di designer, architetti, ingegneri, ecc. con i quali condividere conoscenze: l’idea del FabLab, infatti, è di creare progetti in modo collaborativo e professionale.
«Da qui è nata, due anni fa, l’idea dell’associazione, il cui nome sottolinea che non vuole essere legata per forza al luogo sedicense ma è aperta a tutto il territorio provinciale; associandosi, sarà possibile aprire un laboratorio anche in altri luoghi, anche periferici della provincia, condividendo i progetti con serietà e professionalità», spiega Lorenzo.

Ma cosa si fa, nel concreto,
in un FabLab?
«Da un lato viene dato spazio all’insegnamento: con la tessera annuale, si ha la possibilità di partecipare a corsi presso il laboratorio. Inoltre, teniamo noi stessi dei corsi nelle scuole, come Coderdojo, con lo scopo di avvicinare i bambini ed i ragazzi all’informatica, o insegnando loro a operare con Scratch, un linguaggio di programmazione di tipo grafico, o con Arduino per avvicinarli all’uso di schede elettroniche», prosegue il presidente. «Ancora, forniamo aiuto a imprese sia per un progetto specifico, ad esempio creando prototipi su commissione, oppure fornendo loro consulenze in materia di innovazione e sviluppi tecnologici».
Un progetto che si è concretizzato anche grazie alla multinazionale Epta Refrigeration e con la vittoria di un bando della Cariverona, con cui si è potuta acquistare strumentazione. Di recente si è affiancata la parte di business “Cultura concept”, una startup che rappresenta il braccio economico del Fablab.

FabLab vanta anche una collaborazione col Comune di Sedico. Proprio Lorenzo, che è anche guida volontaria nelle numerose visite al sito del Castelliere di Noal, ha sentito l’esigenza di realizzare un plastico riproducente il Castelliere in scala. Sulla base della planimetrie redatte a suo tempo per il recupero dell’area, con l’aiuto di un socio designer, è stato modellato l’oggetto in 3D, poi stampato e colorato.

«Passeggiando all’interno del sito è difficile rendersi conto della bellezza del luogo nella sua interezza o di dove siano collocati le torri, le palizzate, i terrapieni e una vista dall’alto può aiutare in questo senso», ci convince il giovane artista.

Altre collaborazioni sono state portate avanti con la Pro loco di Sedico, per la quale sono stati intagliati dei portachiavi di legno in occasione del cinquantesimo (il Lab ha a disposizione anche una macchina per il taglio laser), con privati (targhe, cartelli per esercizi commerciali, ecc.) e con aziende locali (è in essere una collaborazione con Epta per il supporto ai ragazzi che insegnano nelle scuole e per lo sviluppo di idee).

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