In assenza di lavori di sistemazione della strada, la malga Erera Brendol è a rischio chiusura estiva. Intanto va chiarito che la proprietà e le competenze sono dell’ex Corpo forestale, ora dunque la gestione – dopo la criticata riforma – è in mano ai Carabinieri forestali. Il Parco Nazionale non ha alcuna competenza in merito, come sottolinea Franco Zaetta, che del Parco da oltre tre anni è reggente, dato che la presidenza è tuttora vacante.
La problematica è emersa dopo il passaggio della tempesta Vaia, che ha fatto immensi danni anche nella bella Val Canzoi con smottamenti, frane, alberi spezzati che di fatto impediscono il transito in molte zone.
Per quanto attiene alla viabilità principale, anche a servizio di Orsera, della centrale del lago della Stua e delle varie strutture ricettive, probabilmente le autorità competenti in materia interverranno con lavori di somma urgenza. Ma, almeno per ora, nessuna notizia sul ripristino della strada che porta ai Piani Eterni e alla malga Erera Brendol che spazia sino a Coltorondo. Un’oasi di biodiversità dove la fauna è abbondante: cervi a centinaia, camosci che pascolano con le mucche e, in misura minore, caprioli sono un patrimonio di rara bellezza, senza dimenticare l’aquila reale, le rare coturnici e i tetraonidi, cioè fagiano di monte (Gal Forthel) e il più prezioso Gallo cedrone (Urogallo) a rischio estinzione, che le abbondanti formazioni di mughi, oasi impenetrabili, essenze vegetali ed arboree, in primis i mirtilli sia rossi che neri, ben nascondono e proteggono.
Senza la malga e le sue mucche c’è il rischio di dover rinunciare ai formaggi sublimi che profumano d’erbe e fiori di montagna, come il meraviglioso burro di colore giallo intenso, oltre alla possibilità di perdere un punto di ristoro per i tantissimi escursionisti. E Novella De Boni, oramai chiamata la “regina” di malga Erera Brendol, attende con ansia notizie.
La strada forestale, oltre a essere interessata da numerosi alberi schiantati, è franata in più punti e sembra difficile verrà riaperta per l’estate quando a fine giugno le mucche erano abitate a raggiungere e a pascolare tra le verdi praterie.
Sarebbe una grossa perdita e un colpo mortale per la gestione della malga per raggiungere la quale in verità la strada è stata sempre carente di manutenzione.