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Elena Bortolot

la giovane di Pedavena vanta già una presenza in serie A

Elena Bortolot

la giovane di Pedavena vanta già una presenza in serie A
Elena Bortolot

Vogliamo dedicare questo spazio a Elena Bortolot di Pedavena, che grazie alla sua determinazione e alla sua bravura sta raggiungendo importanti obiettivi nella pallavolo, a riprova del fatto che l’impegno e la dedizione ripagano sempre. Oggi palleggiatrice in serie B, sin da piccola seguiva lo sport in tv e ha scoperto la sua passione per la pallavolo un po’ per caso, per la volontà di fare qualcosa in compagnia delle sue amiche; dai sette anni in poi ha coltivato questa passione senza mai smettere di giocare. Di quel gruppo di amiche è l’unica ad essere andata avanti, ma come lei stessa afferma: «Lo spirito dello sport ti porta a conoscere e ad avere nuovi amici e insegna molti valori».

Si tratta sicuramente di un percorso lungo, ricco di sacrifici, quali rinunce alle uscite con gli amici o alle gite scolastiche, dal momento che gli allenamenti sono numerosi e c’è un limite di assenze. Non prendiamo neppure in considerazione le vacanze o le festività. Elena racconta, ad esempio, che quando con la squadra aveva vinto la serie A2 con il Brescia, si era allenata anche il giorno di Natale per l’A1. Il suo motto è: «Mai smettere di cercare la perfezione, soprattutto perché le soddisfazioni, dopo un grande lavoro, si ottengono sempre».

Elena ha già passato due anni in serie A, ha avuto modo di conoscere l’ambiente e cosa significhi far parte dell’A2 in Calabria; l’approcciarsi a questi livelli, per una ragazza proveniente da un piccolo paese, rappresenta sicuramente una delle massime aspirazioni e un sogno realizzato. Ora è ritornata in serie B a Volano ed è molto contenta della scelta, dal momento che ha un allenatore molto forte che crede possa darle consigli utili per campionati di più alto livello.

Proprio questi sono obiettivo della squadra, ma suo anche personale, tant’è che ha affermato che non smetterà finché non lo raggiungerà. Inoltre la nostra ha sottolineato l’importanza del sostegno dei genitori, che l’hanno sempre sostenuta e accompagnata ai vari allenamenti: «se non fosse per loro non sarei arrivata a questo punto», ammette. Ricorda ad esempio che nella selezione delle atlete venete di 15/16 anni, che prevedeva la scelta di dodici ragazze per la competizione nazionale, in cui lei e la sua squadra erano arrivate terze, i genitori l’avevano seguita e accompagnata ai vari allenamenti in giro per il Veneto; o ancora, quando si trovava in Calabria, l’hanno raggiunta e sono stati un punto di riferimento.

Il 2020 non è stato fortunato neppure per la pallavolo che, come tanti altri sport, è ferma da febbraio. Elena, inoltre, ha smesso di giocare già a gennaio, a causa di una frattura al dito; passato l’infortunio, però, sono state sospese partite e campionato. È stato un periodo difficile in cui lei e le sue compagne si sono dovute allenare autonomamente. Ad agosto si sono ripresi gli allenamenti con la squadra, prima della nuova sospensione; ora il tanto auspicato campionato che dovrebbe partire a gennaio.

Non resta altro che augurare ad Elena e alla squadra un forte in bocca al lupo per questo nuovo inizio, come lei stessa ha detto, “al cento per cento”.

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