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Don Claudio Sacco

Lo ricordano 51 cori e due parrocchie

Don Claudio Sacco

Lo ricordano 51 cori e due parrocchie
ricordando don claudio Sacco

Don Claudio Sacco, nato a Dosoledo di Comelico nel 1945, sin da bambino manifestò due grandi passioni, per la montagna – insieme al fratello più grande si inoltrava sui sentieri e, con il tempo, la sua abilità crebbe sino a farlo arrampicare in cordata sulle rocce – e per la musica.

Frequentò il conservatorio di Trieste ad indirizzo corale e, ordinato sacerdote, fu inviato dapprima come cappellano a Cortina dove, oltre alle proprie funzioni, assunse la direzione del coro. La sua passione per lo sci lo portò, in quel luogo, a sperimentare nuove discese fuori pista, di cui una viene detta ancor oggi “Canalin del prete”. Fu poi missionario a Sakasso, in Costa D’Avorio.

Al suo ritorno in Italia divenne parroco a Borgo Piave per quattordici anni, i più fruttuosi per le composizioni corali e gli arrangiamenti liturgici. Tutta questa produzione, tuttavia, è stata resa nota solo dopo la sua scomparsa avvenuta il 2 dicembre 2009 sul monte Pore. Quella notte iniziò l’ultimo fuori pista, dopo aver lasciato sul diario di vetta un breve frammento musicale dedicato alla luna. Al momento della tragedia era parroco a Mas Peron.
Il forte legame con le due parrocchie ha portato a delle lodevoli iniziative per mantenere vivo il suo ricordo. Alessandro De Michieli, organista e direttore del coro del Mas, ha iniziato a trascrivere i numerosi manoscritti di brani musicali corali; dopo due anni, è uscito libro “Cantiamo al Signore”. contenente 136 composizioni corali, 383 brani di accompagnamento liturgico e 33 brani di canto popolare del Comelico.

Il gruppo “Amici di don Claudio”, nelle persone di De Michieli, Sandro Busetti e Flavio Reolon, ha inoltre portato avanti l’iniziativa dei memorial, pomeriggi musicali in cui venivano invitati a esibirsi cinque cori per manifestazione, più il coro ospitante. Essi si sono svolti due volte all’anno in forma itinerante, partendo dal Mas per finire, nel decimo anniversario della morte, a Farra d’Alpago, sempre presentati da don Sergio, fratello di Claudio.

A questa iniziativa hanno partecipato complessivamente 51 cori con oltre mille coristi, eseguendo almeno un brano di don Claudio oltre a quelli del proprio repertorio. In un’edizione, quella svoltasi a Feltre nel Duomo, sono stati invitati anche dei cori della diocesi di Padova e Vittorio Veneto, con l’obiettivo di rendere il più possibile universale l’amicizia e la collaborazione.

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