Quando piove, me ne resto in casa – dice quello che la pioggia la prende.
Quando piove, partecipo a quanto sta accadendo – dice quello che la pioggia la accoglie.
Ma cosa vuoi, la pioggia bagna, e proprio non lo sopporto.
In realtà la pioggia lava, porta via, e se la fai scorrere in spazi adeguati, è capace anche di portare beneficio.
Perché dovrei diventare zuppo, se ho la possibilità di avere un ombrello?
Perché dovrei aprire un ombrello, quando ho la possibilità di aprire le mani?
Troppa poesia. Non si campa con la poesia.
Persino un impermeabile potrebbe essere poetico, se lo si accompagna con un tuffo in una pozzanghera.
Io non voglio finire in nessuna pozzanghera. Io voglio rimanere asciutto, intatto, protetto.
E allora fai bene a chiuderti in casa, mentre tutto il resto riceve la pioggia e la fa scorrere, la lascia andare…
Ci sono anche i secchi.
Quelli vogliono provare l’ebbrezza di traboccare. E di ospitare rane e qualche foglia caduta.
La pioggia fa solo rumore.
Se c’è silenzio, lo fa.
La pioggia ti fa correre, ti mette di fretta.
Un detto orientale dice che non bisogna mai correre sotto la pioggia, se no ti prendi anche quella degli altri.
Il sole è molto più rassicurante.
Quando sei all’ombra.
La pioggia è scomoda. E soprattutto rovina i piani.
I piani li si può sempre cambiare. Non possiamo sempre lamentarci, occorre anche trovare soluzioni alternative.
Una volta che la pioggia ti ha trovato e ti ha bagnato, rischi di prenderti un raffreddore, di stare male.
Ah, ecco perché quando piove ti chiudi in casa. La anticipi. Ma in questo modo non saprai mai com’è veramente la pioggia.
Io non ci tengo. Una volta sono tornato a casa bagnato fradicio, ci ho messo un pomeriggio ad asciugarmi le scarpe.
Alla pioggia non interessa come sei vestito. A lei vai bene qualsiasi cosa tu abbia addosso. È il massimo della libertà. Non ti giudica e nemmeno ti evita.
Bella roba! Chi la vuole la pioggia? Ma che se ne stia lassù, appesa alle nuvole.
E noi quaggiù appesi alla vita!
Tenerla distante. E fuori. Questo bisogna fare con la pioggia.
Già. Come si fa con certe persone, giusto?
Che c’è di male?
Se avessi deciso di tenerla distante, mi sarei perso partite al pallone sotto un temporale, un giro in bicicletta con il volto bagnato ma contento, certe passeggiate nei boschi a sentir gli alberi cantare. Ma questa, dirai tu, è sempre poesia. E certe volte la pioggia lo è.