Io ho aspettato il contributo del governo per acquistare una bicicletta – dice quello che dice di aver cambiato vita.
Come dire che se abbassavano il prezzo della benzina, avresti continuato ad usare l’automobile – dice quello che dice che non è cambiato nulla.
Ora andrò al lavoro in bicicletta!
Bello sforzo, ci vai due giorni alla settimana, a lavorare.
Con le restrizioni che ci sono mica posso aspettare i mezzi pubblici.
E per fortuna che ti sei accorto che esistono, i mezzi pubblici.
Lo smart working è il futuro.
Vediamo quando ti ritroverai da solo a far l’aperitivo davanti ad uno schermo che terrai acceso per avere un po’ di compagnia.
Ora ho più tempo per dedicarmi a me stesso.
Cosa che non serve a nulla, se poi quel tuo te stesso non lo porti in giro ad incontrare altri se stessi.
Ma sì, vedrai che tutte le barriere crolleranno, il mondo è più unito ora, siamo tutti nella stessa barca.
Fossimo tutti nella stessa barca, forse avresti ragione. Ognuno è nella propria barca ed è costretto a navigare a vista. Poi c’è chi ha tutte le comodità, lo yacht o il transatlantico, e c’è chi c’ha una zattera.
Troveranno il vaccino.
Come sempre. Così potremo ricominciare a fare la vita che facevamo prima, che poi è quella che ci ha portato al punto a cui siamo arrivati.
C’è qualcosa che mi sfugge.
Tipo cervello in fuga? Da anni ci dicono che esiste un problema globale legato all’ambiente e al clima. Ci dicono che ci sono sempre meno nascite, che l’Italia invecchia. Ci dicono che non c’è lavoro. Ci dicono che si rischia una guerra mondiale. Ci dicono che siamo stressati, ammalati, depressi. Poi arriva un virus, e tutti i problemi del mondo svaniscono. Persino le altre malattie sono svanite…ma non potevamo in maniera molto concreta cominciare a pensarci prima, a trovare una soluzione per questi mali? Prima che ne arrivasse uno più grande?
Come potevamo prevederlo?
Prevederlo magari no, ma evitare che accadesse sì. È che siamo troppo impegnati a vivere la nostra normalità, e adesso che sembra quasi che possa ritornare, non stiamo più nella pelle.
Che c’è di male?
Che quella normalità, a pensarci bene, forse forse, tanto bene non ci fa. Se per comprare una bicicletta hai aspettato che ci fosse un contributo dal Governo…
Beh, adesso ce l’ho.
E allora pedala. Prima che un nuovo cambiamento ti raggiunga.