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Dialoghi al presente

il paese senza memoria e la paura

Dialoghi al presente

il paese senza memoria e la paura

Papà, mi racconti una storia? Basta che non inizi con “c’era una volta…”! – disse il figlio.
La storia che voglio raccontarti iniziò non una volta, ma tante volte – disse il padre.
E dove capitò?
Nel Paese senza memoria. In questo paese gli abitanti si dimenticavano purtroppo tutto ciò che accadeva nelle volte precedenti. Quella volta, nel Paese senza memoria, arrivò una strana figura: la Paura! Arrivò un giorno, di sorpresa.
Anch’io la conosco la paura!
Tutti conosciamo la Paura. Quella volta a convocarla furono degli Uomini Potenti, che comandavano il Paese senza memoria. Si erano accorti che gli abitanti erano troppo distratti dalle piccole cose, dal vivere insieme, dallo scorrere del tempo. E allora chiesero alla Paura di entrare nelle vite di tutti gli abitanti.
E ci riuscì?
Ah sì! La Paura chiese in prestito le televisioni, i giornali, i siti Internet. E cominciò a far capolino nella vita quotidiana delle persone, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Non contenta, chiese aiuto anche a Tristezza, Confusione e Sospetto. Gli abitanti, troppo occupati ad avere paura, si dimenticarono delle piccole cose e cominciarono a guardarsi gli uni con gli altri con sospetto. Per aiutare Paura nel suo intento, i Potenti ordinarono agli abitanti di chiudersi in casa e di non vedere più nessuno.
Come quando piove forte?
Più o meno… In molti, prima di chiudere porte e finestre, fecero uscire la Fiducia e la Speranza, e decisero di non aprirgli più. La Paura era sempre più forte e piano piano crescevano i semi che lei era riuscita a piantare nei giardini e nei balconi di tutte le case: erano semi d’Ansia.
E gli abitanti? Non dicevano nulla?
Nel Paese senza memoria ci si dimentica anche di parlare, a volte. Quando però gli Uomini Potenti si accorsero che l’Ansia stava cominciando a crescere anche intorno a loro, chiamarono Paura e le chiesero di prendersi una vacanza. E così, proprio prima dell’estate, porte e finestre si riaprirono, i cuori degli abitanti tornarono a battere serenamente.
Ma la Paura? Tornò?
Certo, e quando tornò aveva portato con sé una nuova amica: Rabbia. Paura e Rabbia insieme erano quasi invincibili, ma comparvero anche i Sensi di Colpa, il Pessimismo e l’Apatia. Sofferenza e Dolore fecero il resto. Il Paese senza memoria si isolò sempre di più, fino quasi a scomparire.
Ora arriverà un eroe a salvare tutti, vero?
Quando la Paura diventa troppo forte e trova rifugio nella vita di qualcuno, è difficile trovare qualcuno che riesca a mandarla via. Se poi la Paura scivola dalla mente al cuore, allora a quel punto solo chi ha le chiavi del proprio cuore può sconfiggerla. E allora si alzano muri, si creano divisioni, si decide chi è giusto e chi è sbagliato. E non sono più gli Uomini Potenti a comandare, ma la Paura stessa.
Ma allora la storia, come finisce?
Da quello che sappiamo, la Paura avvolge ancora il Paese senza memoria. E affinché gli abitanti non se ne andassero, gli Uomini Potenti hanno chiesto consiglio a Felicità e Libertà, ma senza la chiave del cuore ben poco si può fare, e molti abitanti sembra si siano dimenticati dov’è. Io mi auguro, bambino mio, che presto quelle chiavi vengano trovate, e che la Paura abbandoni quel paese, che sarà anche senza memoria, ma è il luogo più bello in cui mi è capitato di vivere.

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