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Dialoghi al presente

alla ricerca della normalità

Dialoghi al presente

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Adesso te mi spieghi cos’è questa benedetta normalità! – dice quello che vorrebbe certezze.
Normalità … Normalità … Dipende! – dice quello che di certezze non ne ha mai avute.
Non rispondermi come certi giovani, che ogni volta che fai loro una domanda ti rispondono con un dipende! Cosa vuol dire “normalità”?
Un po’ di mesi fa, quando mi parlavano di normalità, mi venivano in mente le cene con gli amici, le vacanze all’estero, i concerti e il teatro, musei aperti, supermercati meno affollati…
È questa la normalità?
No… sarebbe un po’ pochino… Infatti con il passare del tempo, dei mesi, ho capito che quel che intendo io per normalità è un’altra cosa…
Spiegamela…
Normalità per me è l’avere fiducia, prima cosa. E siamo ancora ben lontani dalla meta. D’altronde, finché in Italia continuano a mandare in stampa certi giornali e a mandare in onda certi programmi alla tv, la vedo dura poter ritornare ad avere fiducia. Fiducia in generale, intendo. È un anno e mezzo che improvvisiamo sulla salute dell’umanità, vedi un po’ te. È la stessa cosa che facciamo da diversi decenni con il nostro pianeta, e direi che i risultati ottenuti sono sotto gli occhi di tutti…
Quindi per te normalità è avere fiducia.
Sì, vivere fidandomi non solo degli altri, ma anche di ciò che sente il mio corpo e di ciò che accade intorno a me. Fidandomi di qualcosa di più grande, sai, come ci insegnavano una volta. La considero una cosa normale.
E poi?
E poi la normalità è anche speranza. Una speranza non tanto da bicchiere mezzo pieno, una speranza di quelle che respiri quotidianamente. Il fatto che ti svegli e che ricominci a vivere ogni giorno. Cosa vuoi, in questo momento fanno di tutto per fartela perdere, questa speranza. Anzi, quasi fossero invidiosi, cercano di estirparla dal tuo cuore, di eliminarla. Mah. Sarà che alla speranza preferiamo il lamento… basta leggere qualsiasi cosa venga scritto sui social, che si divide in due gruppi: “una volta si stava meglio” e “non c’è nulla che funzioni a questo mondo”. Ogni tanto qualcuno posta una foto dal luogo delle vacanze, ma è più che altro perché senza tirar fuori il telefonino non si riesce proprio a stare.
Fiducia, speranza e…
Felicità. La normalità è anche felicità. Come dice Benigni, ma in realtà lo dicono tutti i grandi pensatori: la felicità ce l’abbiamo, lì, a portata di mano, ogni istante, ma per lo più pensiamo che ce l’abbiamo portata via.
Pure quella?
Certo! Tutta la nostra infelicità dipende dagli altri, non lo sapevi? Quante volte ce la raccontiamo, questa bugia! La normalità invece è essere felice. Punto. Ma figurati se gli altri possono portarmela via, la felicità! Certo, in questi mesi ci hanno provato in tutti i modi, sono riusciti persino a barattarla, sono arrivati al ricatto morale.
Vuoi essere felice? Prendi appuntamento e vedrai che poi tornerai ad essere libero e felice! Questa non è normalità, ma non è neanche il modo giusto per tornarci.
E allora? Come facciamo a ritrovarla, la normalità?
Comincia a chiamarla con un altro nome, cambia punto di vista e vedrai, ci sarai dentro.

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