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Dialoghi al Presente

a mezzanotte del 31 dicembre

Dialoghi al Presente

a mezzanotte del 31 dicembre

Era ora che te ne andassi – dice il 2021
Ho fatto il mio corso. E porta rispetto per i più anziani, tu che sei appena arrivato – dice il 2020.
Ero molto atteso, sai com’è. Si finisce per montarsi la testa.
Ti ci abituerai.
A che cosa?
Alla stupidità umana. Questi qua pensano che ora che me ne sono andato, tutto torni come prima.
C’è più speranza.
Qualcuno potrebbe confonderla con la rassegnazione.
Io sarò l’anno del vaccino e del ritorno alla normalità.
Buon per te. Io spero di essere dimenticato, anche se continueranno a ricordarmi per un bel po’… cosa vuoi, questi qua non hanno capito nulla.
Diciamo che li hai spaventati un bel po’.
Han fatto tutto loro. Anche quando sono rimasti a casa, avevano del tempo a disposizione, per riflettere, per cambiare, per prendere nuove decisioni… se ne stavano a postare loro stessi che facevano il pane in casa e che si allenavano in salotto…
Ti hanno deluso?
Ma sì, uno arriva il 1° gennaio tutto eccitato, non vede l’ora di cominciare… poi li conosci, li guardi ogni giorno, e cominci a capire che per loro un anno vale l’altro… forse il 2000 era stato più fortunato, tutti lo attendevano, sembrava che da un giorno all’altro dovessero arrivare le auto volanti e il teletrasporto… e poi è arrivato il 2001, altra mazzata…
Taci, che io arrivo 20 anni dopo ed è cambiato ben poco…
Ma cosa vuoi che cambi! Neanche una pandemia ha scosso le coscienze di questi qua. Pensa che sono riusciti a peggiorare le cose: hanno rovinato un anno intero ai bambini e ai ragazzi, inventando la didattica a distanza e tutte quelle menate là… sono riusciti a far arricchire ancora di più i potenti del pianeta, comprando on line, spendendo tutto, inventandosi le videochiamate… per non parlare delle case farmaceutiche, degli antidepressivi, le crisi d’ansia…
Ma scusami, sei tu che non gli hai reso vita facile, sei stato un anno che definire tragico è riduttivo!
Può darsi. Però io ho concesso 366 giorni, pensa, uno in più del solito. Sono tanti. Ma molti, molti, sono riusciti a sprecarli quasi tutti, pensando che fossi io a toglierli, a portarglieli via. Io però non ho mica fatto nulla di più di quello che han fatto i miei predecessori. Han fatto tutto loro, come al solito.
Mi dispiace. Ora però potrai riposarti.
Ah sì sì. Mi ritiro da qualche parte, andrò a trovare il 2019 o il 1920, che quest’anno compiva 100 anni, come Gianni Rodari. Vediamo. Di sicuro mi cancello dai social, che non voglio più saperne delle loro lamentele…
Prima di andartene, hai un consiglio da darmi?
Beh, stai lontano più che puoi dalle scadenze. Se ti dicono che per l’estate è finito tutto, fai finta di niente, lasciali perdere. Loro troveranno il modo di complicarsi la vita ancora una volta. Tu fai il loro lavoro, non fargli mancare le feste, non sia mai, e soprattutto le vacanze estive. E prenditi cura dei bambini che nasceranno. Io l’ho fatto, anche se ero il 2020, e magari tra qualche anno saranno gli unici che mi ringrazieranno di esserci stato.
Buon riposo, allora.
E a te, buon anno. Lo sarai, sono sicuro che lo sarai.

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