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Dialoghi al presente

problemi di connessione... con il mondo!

Dialoghi al presente

problemi di connessione... con il mondo!

Che bella cosa i social! – dice quello connesso anche oggi.
Che brutta cosa i social! – dice quello che non si connette mai.
Puoi raccontare chi sei veramente!
Puoi raccontartela, sul chi pensi di essere veramente!
Puoi postare le tue foto migliori.
Puoi eliminare le tue foto migliori: siccome fino a ieri sul profilo stringevi la mano a un perdente, oggi finalmente puoi far vedere che conosci anche un vincente.
Infatti, sui social si parla al presente.
Sui social la gente perde la memoria. Condividi un tuo pensiero e il giorno dopo puoi già fare finta di non averlo mai scritto.
I social sono la nuova risorsa per rimanere informati. Sempre attuali, aggiornati, costanti.
I social sono l’origine di buona parte della disinformazione di oggi. E anche di quella di ieri.
Grazie ai social ho potuto conoscere molte persone.
Grazie ai social ho potuto invidiare molte persone.
Se sei iscritto ad un social puoi rimanere informato su tutti gli eventi che capitano nel tuo paese.
Un tempo, per conoscere gli eventi, si usciva, e nei bar o nelle piazze, nelle chiese o nei cortili, la gente condivideva quel che accadeva e sarebbe accaduto.
I social sono immediati.
I social sono causa di dipendenza.
I giovani non possono farne senza.
Certo. Non diamo loro alternative. Persino la scuola si fa attraverso i social.
L’arte ormai passa tutta da là.
Capirai. È come far passare un cammello dalla cruna di un ago. L’arte è lenta. I social sono vicini all’isteria.
Il mondo va veloce.
Io non sono il mondo.
Ne fai parte.
Questo non vuol dire che sia lui a decidere la velocità con cui devo vivere.
I social possono diventare una fonte di guadagno, se sei in gamba.
L’importante è che quelli dall’altra parte non si accorgano di quanto tu li stia prendendo per i fondelli. Così son capaci tutti.
Sei solo invidioso.
Figurati. Mi sono rassegnato.
Di cosa hai paura?
Di perdere lo sguardo sul mondo. Di non accorgermi più di quello che accade intorno a me. Di lasciare che il tempo passi, senza poter fare qualcosa.
Sei il solito esagerato!
Forse. Ma di sicuro non ho la tua, di paura.
Quale?
Di non essere notato. A quanti “mi piace” sei oggi?

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