S’intitola “Tutto l’amore che manca (sesso, karma e Ponzio Pilato)” ed è il secondo romanzo dello scrittore Massimo Anania, classe ‘75 di Torino, ma residente a Belluno. Un profilo particolare quello di Anania, impiegato in un’azienda del settore moda e sempre impegnato nell’organizzazione di mostre di pittura oltre a presentazioni di libri in biblioteche, librerie e associazioni locali. Per diversi anni ha collaborato al nostro mensile “Il Veses”.
È un romanzo, pubblicato da Miraggi edizioni, “che narra una storia vissuta da molti, una storia un po’ amara che rispecchia una vita come tante in un mondo dove tutti siamo degli estranei, se lo vogliamo” nel sunto dell’editore.
Giuseppe Spartivento, il protagonista, è un trentottenne insoddisfatto e frustrato che vive a Torino, da solo; la fidanzata lo ha lasciato e il lavoro non va bene. In piena crisi esistenziale, è in cura da un analista che sembra inizialmente aiutarlo, ma la situazione non cambia e così quest’ultimo viene liquidato. Giuseppe, rimasto solo, si rifugia nella marijuana, l’unica cosa che sembra consolarlo insieme all’ossessione per le donne e, dopo un forte pugno sferrato allo specchio di camera, adotta come confidente un omino della Lego “un piccolo aggiustatutto con la tuta e il cappello blu; una via di mezzo tra un idraulico e un operaio dall’espressione seria ma bonaria”, che aiuta a migliorare la sua condizione, imponendosi di non fumare e non usare più nessun tipo di droga.
Insieme intraprendono un viaggio che da Torino li porterà ad Amsterdam e poi, in seguito alla notizia dell’omicidio di un’ex compagna di scuola, a Bisenti, paese natale di Giovanni. Bisenti è però anche il paese di origine di Ponzio Pilato… e non sempre le questioni si risolvono “lavandosene le mani”! “Tutto l’amore che manca” è un libro duro, crudele, sincero, semplice, scritto in maniera scorrevole. Un libro dedicato a chi vuol leggere di vita vera, con le sue banalità e i suoi colpi di scena.
È disponibile in tutte le librerie e cartolerie del bellunese.