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Comprensivo Mel – Lentiai

I preparativi per la ripartenza e il grande trasloco

Comprensivo Mel – Lentiai

I preparativi per la ripartenza e il grande trasloco

Innumerevoli sono i settori messi a dura prova dal Covid-19, ma in particolare la scuola si è vista impegnata su più fronti: non solo il fare lezione a distanza, ma in alcuni casi il dover rintracciare ragazzi e famiglie e fornire loro mezzi nel tentativo di tenere le classi unite almeno in modo virtuale; il tutto in un contesto digitale inadeguato e con la netta sensazione che la chiusura della scuola sia stata vissuta dalla politica come un effetto collaterale trascurabile a confronto dell’emergenza sanitaria ed economica.

Addio alla vecchia Scuola
Malgrado ciò, anche l’anno scolastico 2020-2021 per l’Istituto comprensivo di Mel e Lentiai ha preso il via e con molte novità. Il dirigente scolastico Umberto De Col, gli insegnanti e gli allievi si stanno adeguando a grandi cambiamenti non solo dettati dall’emergenza sanitaria, ma anche da un trasloco epocale. Con un velo di tristezza negli occhi, molti zumellesi nei giorni scorsi hanno sostato lungo la “panoramica”, Corso 31 ottobre, per guardare la fine della loro scuola media. È stata, infatti, completata la demolizione dell’edificio che dal 1967 ha ospitato migliaia di ragazzi. Al suo posto sorgerà un nuovo plesso, del costo complessivo di 5,6 milioni, che ospiterà materne e primarie di Mel; un intervento complesso che oggi determina la riorganizzazione degli spazi per circa 200 alunni, ma che poi permetterà di avere spazi didattici innovativi per più di 300 bambini.

«L’obiettivo della giunta – spiega il sindaco Stefano Cesa – è quello di offrire alla popolazione una scuola innovativa dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica. Il nuovo fabbricato, progettato nell’ottica della flessibilità, conterrà per la parte di scuola elementare una decina di aule per le lezioni tradizionali e un insieme di spazi aperti, tra loro comunicanti, per l’attività libera. Inoltre sono previsti spazi ad uso comune quali refettorio, palestra, biblioteca scolastica e sale polifunzionali. La scuola materna, invece, oltre agli spazi di aggregazione e di attività comune, troverà al suo interno quattro sezioni alle quali si aggiungono lo spazio mensa e quello dedicato al riposo».

«Inoltre – continua Cesa, che come primo cittadino di Borgo Valbelluna ha in carico anche gli edifici scolastici dell’Istituto comprensivo di Trichiana – tali spazi potranno essere utilizzati anche aperti al pubblico per mostre e per altre attività culturali e sociali. L’intero complesso, vista la vicinanza al centro storico, diverrebbe così un “civic center”, utilizzato anche dalla collettività al di fuori dell’orario scolastico per assistenza pomeridiana nello studio e per le attività extrascolastiche e ricreative».

Gli interventi dell’amministrazione
Durante l’estate, l’amministrazione comunale ha dovuto far fronte agli interventi strutturali necessari per adeguare gli spazi scolastici e consentire la riapertura dei plessi, grazie ad un importante investimento di 420 mila euro.
Come spiega Cesa «le scuole elementari e medie di Lentiai hanno trovato nuovi spazi all’interno del Centro polifunzionale, mentre la scuola “Cesare Vecellio”, che storicamente ha ospitato primaria e secondaria di primo grado, ha visto l’ampliamento della mensa, del cortile pavimentato per consentire nuovi spazi per la ricreazione e la realizzazione di un secondo ingresso».

A seguito della demolizione delle medie di Mel, le classi hanno trovato sede al piano terra dell’edificio “Dante Alighieri” sempre a Mel; al primo piano sono state sistemate le classi del tempo pieno della primaria e gli uffici della segreteria. Qui sono stati realizzati un nuovo parcheggio, un secondo ingresso per le medie e ampliato il cortile pavimentato; sono state poi realizzate una rampa per i disabili e un gazebo per aula all’aperto.
Le cinque classi del “tempo normale” della primaria hanno invece trovato sede all’interno dell’edificio scolastico “Cima” di Villa di Villa, dopo aver eseguito lavori di rafforzamento dei solai e di ampliamento di alcuni spazi. Per gli alunni è stato organizzato un servizio navetta gratuito da Mel alla sede.

Anche per le infanzie di Villa di Villa e Carve migliorie e sistemazioni dei cortili, con l’installazione di pergotende per attività didattica all’aperto. A Carve, completata l’uscita d’emergenza e ampliato lo spazio mensa.

«La collaborazione con la dirigenza scolastica e insegnanti è stata fondamentale. Al dirigente e al personale scolastico del comprensivo “Marco da Mel” va il sentimento di piena gratitudine di tutta l’amministrazione comunale e delle comunità zumellesi e lentiaiesi» conclude il sindaco.

UN PO’ DI STORIA
La storica scuola media di Mel non c’è più. E’ terminata nel mese di settembre la demolizione del vecchio edificio; al suo posto sorgerà un nuovo plesso, del costo complessivo di 5 milioni, che ospiterà materne e primarie di Mel. Ripercorriamo con Nicola Sartori, nipote dello storico Giovanni “Nino” Sartori, Sindaco di Mel al momento della costruzione dell’edificio, la storia della sua nascita.

“La scuola media di Mel fu progettata dall’Architetto dott. Mario Sanzovo nel 1962 e i lavori iniziarono nel 1964. La costruzione del plesso scolastico fu fortemente voluta dall’allora Amministrazione Comunale che vedeva mio nonno Primo Cittadino.” Ne troviamo testimonianza nei documenti e negli articoli del tempo facenti parte dell’archivio di Nino Sartori e gelosamente costudito dal nipote.

“La motivazione – spiega Nicola – fu la seguente: Importantissima ed inderogabile la necessità di dotare la Scuola Media di un edificio modernamente costruito e tecnicamente attrezzato: con l’attuazione della legge che stabilisce l’istruzione obbligatoria per tutti i giovani fino all’età di 14 anni, si prevede che nell’anno 1963-64 saranno funzionanti presso la locale Scuola Media una decina di classi, con una popolazione scolastica talmente rilevante da non poter più essere contenuta entro il vecchio e inadatto edificio scolastico. Pressioni sono state fatte agli Onorevoli Parlamentari affinché con particolare insistenza rappresentassero tale necessità al Ministero competente. Per ora si può contare su un contributo di L.16.000.000.”

L’apertura della nuova scuola media avvenne il 4 dicembre 1967 anche se i lavori non erano stati ancora ultimati e la costruzione fu completata solo verso la fine degli anni ‘60. Il preside di quel periodo fu il dott. Dino De Cal che poi venne sostituito dal prof. dott. Giovanni Bettin nel dicembre del 1968. Negli anni ‘70 la popolazione scolastica oscillava suddivisa su ben cinque sezioni complete alle quali a volte si aggiungeva qualche classe; oggi le sezioni sono solo due.

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