Parlare di Paderno significa raccontare la sua storia e la sua gente e dire del Gruppo Sportivo, degli Alpini, dei Donatori di Sangue e scoprire che del paese sono il cuore, il braccio e la mente. Due gocce che alimentano una lampada sono il simbolo dell’Associazione Donatori, che offrendo sangue e plasma, realizza nel dono di sé la bellezza del proprio esistere. Sempre pronti quando serve, solerti nell’animare le loro e le altrui iniziative, i donatori annoverano all’interno del gruppo diverse forze giovani, che garantiscono continuità e fanno onore all’intero sodalizio.
Una penna alpina che sovrasta le cime dei monti è invece il simbolo del Gruppo Alpini e della compagine nota come Protezione Civile. Loro della comunità rappresentano le braccia. Offrono tempo, forze, mezzi, materiali, organizzazione e sono una colonna portante, assieme ai Vigili del Fuoco, nelle azioni di primo soccorso. Nati e residenti nel territorio, gli iscritti sono uomini preparati e motivati, fedeli ai loro valori, attenti alle tradizioni e ai bisogni della comunità.
Il Gruppo Sportivo di Paderno, molto attivo nel borgo, di questa ipotetica trilogia solidale rappresenta la mente. Il suo obiettivo è promuovere il territorio, raccogliere idee, elaborare iniziative e realizzarle col supporto di tutti. Unendo forze ed idee i tre sodalizi riescono ad innescare un corto circuito virtuale che risponde ai bisogni sociali e propone importanti eventi. Iniziative culturali, teatro, musica, concorsi, camminate, incontri permettono al paese (in tempi di normalità) di aprirsi al mondo dell’arte, allo spettacolo e all’attualità mantenendo le proprie tradizioni.
Grazie a questi amici e al loro rapporto con le istituzioni, non è difficile incontrare da queste parti bambini felici o anziani vivaci e autosufficienti, perché se da Paderno non è facile raggiungere il mondo, è proprio una parte di mondo quella che queste forze riescono a portare qui.
Quel che non manca a Paderno è il lavoro. Nella zona produttiva sono sorti laboratori, ditte, fabbriche e imprese di qualità. Si spazia dall’industria del legno e del mobile a quella farmaceutica, sconfinando nel vicinissimo territorio di Santa Giustina, fino a quella della meccanica, delle costruzioni edili fino all’agricoltura e alla fiera dei piccoli frutti.
Così la gente trova occupazione e Paderno torna a prosperare.
La notte è vero, soprattutto per i più giovani c’è fin troppa pace, ma di giorno tutto pulsa di vita. La vita laboriosa, della gente di montagna, che si alza col sole e trova pace quando giunge la luna; che produce beni durevoli per sé e i propri figli, amando intensamente la natura e il genio e la magia di questi luoghi.
GIULIO PONGAN (Alpini)
Incontro Giulio Pongan, persona simpatica e affidabile, anima del Gruppo Alpini di Paderno. «Tra le attività che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso – mi dice – oltre a quelle consuete come il taglio siepi, lo sfalcio di aree verdi, la sistemazione di muretti, si è aggiunta un’azione decisamente nuova legata all’attualità. Siamo stati incaricati della consegna delle mascherine a domicilio e di un ausilio nel recapito di ricette o di medicinali a persone in difficoltà e infine della presenza al mercato settimanale per un controllo del rispetto delle norme sul distanziamento. Un compito del tutto nuovo. Proprio così come il servizio settimanale di conferimento di imballaggi di cartone dalla Casa di riposo di Meano all’ecocentro di Santa Giustina. Sono interventi mirati, piccoli servizi, utili alla comunità, che noi alpini svolgiamo puntualmente, senza far rumore». Parole sincere le sue, pronunciate con passione, che lasciano intendere anche di nuove iniziative per il 2021, che ancora non si possono svelare. Infatti a Giulio più che promettere interessa… fare.
GIANNI ARGENTA (Donatori)
Caposezione dei donatori di Paderno, Gianni Argenta è persona nota e stimata. Gli chiedo un commento sul suo gruppo. «Mi piace sottolineare il fatto che oltre il 50 per cento dei donatori iscritti proviene da fuori parrocchia. Credo che questo dato testimoni l’attrazione che la sezione riesce ad esercitare all’esterno del territorio di competenza per la sua vitalità e lo spirito che sempre la caratterizza. Un secondo elemento da evidenziare – continua- è che abbiamo il rapporto più alto fra tutte le sezioni del Primiero e Feltrino tra donatori di sangue e popolazione attiva nella fascia tra i 18 e i 65 anni, confermando la percentuale del 12 per cento che manteniamo da anni». La nostra conversazione termina qui con una puntuale osservazione. «Noto con piacere che anche le altre associazioni del nostro territorio crescono nelle adesioni testimoniando così la vivacità del borgo».
PINO BRANDALISE (Gruppo Sportivo)
Presidente del locale Gruppo Sportivo, non ha dubbi nell’attribuire il rilancio delle attività alla realizzazione della nuova sede. «La sala funzionale ha risolto molti problemi dovuti principalmente alla mancanza di strutture e spazi attrezzati. Lasciate così le vecchie sfide dei tornei di tennis e di calcetto ci siamo orientati su corsi di ginnastica di mantenimento, che possiamo svolgere tutto l’anno al coperto. La sala è adatta anche a serate di intrattenimento e alla celebrazioni di eventi». E nel futuro? «Vorremmo investire risorse nell’acquisto di un’area adiacente alla sede per sviluppare attività sportive, ricreative e di animazione del tempo libero. Tutti i nostri sforzi sono orientati al benessere di ragazzi e adulti favorendo la socialità, l’esercizio fisico e il rapporto interpersonale». Qual è il trucco perché il volontariato funzioni? «Dare senza pretendere ringraziamento alcuno».