Il tempo ha voluto conservare negli anni quasi intatto questo borgo, quasi a voler testimoniare come la semplicità e l’armonia compositiva dei volumi riescano tutt’oggi ad evocare lo spirito di appartenenza ad una ben precisa era storica di rilievo. Cesiominore risulta essere uno dei borghi del Feltrino rimasti integri nel tempo; bisogna anche ammettere che il merito, se si vuol chiamare così, va dato in buona parte ad una certa difficoltà burocratica ed edilizia, per realizzare interventi di ristrutturazioni agli edifici storici senza compromettere le loro caratteristiche, e agli elevati costi di intervento dovuti alla precarietà dei luoghi e degli edifici stessi.
L’architetto Mirco Pollet, ancora nel lontano 1984, ha creduto in questo borgo dedicando la sua tesi di laurea come a voler immortalare le immagini per un tempo futuro.
Adesso più che mai diventa preziosa la sua tesi come punto di partenza per una valorizzazione di questa frazione, la quale custodisce silenziosa una sua storia importante che affiora dalla sua conformazione urbanistica e dalla sua viabilità di carattere medievale (primi insediamenti romani inizio III °secolo a.C.).
La Villa del Corno sorge, infatti, sulle rovine del castello medioevale: è una testimonianza di un insediamento residenziale di carattere nobile che sicuramente declinava al borgo un ruolo di rilievo. Lo stesso impianto urbanistico con gli edifici lungo la strada di carattere architettonico importante evidenzia un’importanza strategica avuta a suo tempo da Cesiominore.
L’amministrazione comunale, prendendo coscienza dell’importanza storica del borgo, si è trovata a far fronte ad una scelta importante: se acquisire o meno degli edifici in stato di abbandono, prelevandoli dal demanio, e ridare loro vita o lasciare che dei pezzi di storia andassero demoliti ed eliminati per ovvi problemi di pericolo pubblico.
La prima coraggiosa scelta, fatta e quasi conclusa, di acquisire gli immobili comporta ovviamente un impegno economico e sociale per ristrutturare e ridare un ruolo adeguato a tali edifici. Vi è ora la necessità di studiare un piano di intervento (progetto pilota) su tutto il borgo in modo che venga reso più fluido ed appetibile l’intervento privato sugli edifici e, allo stesso tempo, porti nella sua totalità ad un intervento di ristrutturazione e restauro omogenei tali da ridare il giusto valore storico dell’intero abitato.
La scelta dell’amministrazione è sicuramente in linea con le nuove tendenze di turismo, che vedono una presenza sempre più forte in luoghi con valenza storica ed in borghi particolari tanto da incoraggiare anche imprenditori privati ad investire, ristrutturare e ridare nuovi ruoli ad edifici ed abitati con particolari valenze architettoniche con risultati anche economici di un certo rilievo.
Mi verrebbe quasi da dire, ma questo deriva da una mia deformazione professionale, che Cesiominore potrebbe puntare a generare un carattere turistico del tipo “albergo diffuso” dove si intersecano locali in affitto con piccole attività a servizio (caffetteria per la colazione, ristorantini con piatti semplici ma tipici del luogo, piccoli negozi di souvenir, spazi pubblici per convegni sul turismo, la casa degli artisti aperta anche a stranieri, ecc.).
«La scelta dell’amministrazione Zanella – spiega l’assessore all’urbanistica Moreno Broccon – è scaturita dall’intento di salvaguardare il patrimonio del territorio ma vogliamo essere molto cauti nel modo di proseguire per poter garantire un risultato finale adeguato e coerente con le esigenze del nostro ambito comunale». L’amministrazione vedrebbe di buon auspicio tale scelta per segnare un primo passo verso una valorizzazione del borgo e spera, pur consapevole che il vero motore di intervento rimane in ogni caso l’iniziativa privata, di poter contribuire con un progetto pilota a favorire questo nuovo turismo, portando economia e benessere al territorio.