È doveroso ricordare la calamità che il mese scorso, tra il 4 e l’8 dicembre, ha colpito la provincia di Belluno, proprio mentre il nostro giornale era in stampa. Il presidente provinciale Roberto Padrin ha consegnato, lo scorso 18 dicembre, al Ministro Federico D’Incà un report dei danni provocati dal maltempo, con una lista – al momento parziale e in continuo aggiornamento – dei dissesti e delle frane verificatesi, e con gli interventi urgenti da mettere in campo, che ammontano a circa 40 milioni di euro, solo per quanto riguarda le competenze provinciali.
«I nostri tecnici hanno già conteggiato 132 frane, ma solo in primavera potremo avere un quadro completo. E tutto questo mentre stiamo ancora affrontando la ricostruzione post Vaia» ha spiegato il presidente Padrin. «Con il Ministro D’Incà, che ringraziamo per la disponibilità e il tempo concessoci, abbiamo affrontato anche i temi delle reti elettriche e della viabilità che ancora una volta sono andate in difficoltà nei giorni del maltempo».
In questo senso il Ministro si è già attivato, attraverso il Capo dipartimento nazionale Protezione civile Angelo Borrelli, per i ristori ai privati danneggiati e anche per concertare con gli enti preposti alle infrastrutture possibili interventi per la messa in sicurezza delle linee elettriche. «Abbiamo affrontato anche la questione delle priorità infrastrutturali del territorio, su tutte il completamento celere delle opere per Cortina 2021 e le Olimpiadi 2026, la Sp 251 della Val di Zoldo ancora chiusa, e la circonvallazione di Feltre».
Il Ministro D’Incà ha aggiunto: «Sarà importante avviare un tavolo periodico per monitorare la situazione e l’andamento dei lavori. Da parte del Governo, quindi, continua a esserci la massima attenzione e, personalmente, c’è tutto l’impegno per condividere e portare avanti le istanze del territorio».
A tale disastro, si è aggiunta anche l’intensa nevicata del periodo natalizio. A inizio gennaio è stato necessario anche l’intervento dell’esercito con un contingente di 25/30 militari più rinforzi per i Vigili del fuoco provenienti anche da altre zone. Criticità per strade e abitazioni (oltre al rischio valanghe) si sono attestate, in particolare a Cibiana, ad Auronzo e in Comelico, dove è stato attivato il Com (Centro operativo misto), dal quale si sta dirigendo la macchina operativa per i soccorsi a livello provinciale.