“Ogni fiore che sboccia ci ricorda che il Mondo non è ancora stanco dei colori”
Siamo a Borgo Piave ed è con questa frase dell’autore e aforista Fabrizio Caramagna che prende forma il progetto “Borgo in fiore” promosso dall’associazione Borgo Piave ETC nell’omonimo borgo bellunese. Così illustrano l’iniziativa il presidente Antonio Gheno e i suoi collaboratori.
Com’è nato questo progetto?
«Dobbiamo tornare alla primavera 2021, quando il nostro gruppo ha pensato di abbellire con dei fiori le fontane del borgo, una fioriera, il portico di palazzo Doglioni e le aiuole del Pontet così da rendere accogliente la zona per i turisti partecipanti alle visite guidate con la guida turistica Marta Azzalini e Veneto Segreto, che siamo intenzionati a riproporre. Già prima alcuni abitanti mettevano dei fiori ma abbiamo voluto pianificare un intervento unico di modo da creare ordine in tutta la zona».
Come gestite l’intervento in luoghi pubblici?
«Siamo partiti dal presupposto che spesso le amministrazioni non riescono ad intervenire in maniera così puntuale e con risorse adeguate. Perciò ci siamo offerti di intervenire direttamente su questi siti, previa autorizzazione dell’ufficio comunale preposto; il portico di palazzo Doglioni è privato e sotto la nostra gestione come “casa” dell’associazione».
Cosa porto di nuovo “Borgo in fiore?
«Il fatto di estendere agli abitanti l’iniziativa di abbellire angoli e balconi, di modo che non siano singoli punti ad essere infiorati ma l’intero borgo. L’idea è di creare un effetto “Alto Adige” a Belluno anche se sappiamo che è una scommessa audace: si dice infatti che i “vicini” siano incentivati dalla stessa provincia nell’esporre fiori, tagliare pascoli, manutenere capitelli e steccati ma, ad onor del vero, oggi lo fanno spontaneamente sapendo che così attraggono visitatori e quindi l’indotto. Il piccolo incentivo che siamo riusciti ad ottenere da un vivaio di fiducia è uno sconto per gli “Amici del Borgo”, cioè i sostenitori dell’associazione, su articoli quali vasi, terra, fiori, ecc. Questo ci fa tornare ad un tema che ci sta molto a cuore ovvero quello della cittadinanza attiva».
Ci sono altre idee in programma?
«Certo. Come proposte collaterali a “Borgo in fiore” siamo intenzionati ad utilizzare il tema dei fiori anche nel contest fotografico, realizzato la scorsa estate in collaborazione con I’associazione Veses, che vorremmo riproporre ampliato. Nella valorizzazione è compreso anche un progetto riguardante la fermata dell’autobus comunale, oggi in degrado, su cui abbiamo pensato di posizionare grafiche utili ai turisti per essere indirizzati nella parte bassa del borgo. La cultura invece ci vede attivi con una mostra riguardante il trenino delle Dolomiti, che sarà a Belluno grazie alla collaborazione e concessione della Cooperativa di Cortina».