800 038 499

Numero Verde gratuito

Email

info@ilveses.com

Bashir Raja

un pakistano a Belluno

Bashir Raja

un pakistano a Belluno

Ho appuntamento con Raja in piazza Duomo a Belluno. Il freddo è chiaro, intenso e vigoroso, unito alla luce dorata del sole, al cielo azzurro, all’aria limpida e frizzante. Raja mi aspetta seduto su un muretto. È un uomo dalla pelle ambrata, gli occhi scuri e lo sguardo profondo, dalla voce calda e gradevole e dal portamento contrassegnato da un’eleganza accurata.

Raja è pakistano, nato a Rawalpindi nel 1966, ma vive ormai da molto tempo in Italia e da anni a Belluno. Appartenente ad una famiglia di 5 sorelle e 3 fratelli decide di seguire uno di loro in Europa. È il 1990, anno in cui viene promulgata la Legge Martelli che aveva lo scopo di regolare organicamente l’immigrazione e di introdurre la programmazione dei flussi dall’estero.

Ottiene il permesso di soggiorno, la sua prima destinazione è Roma dove, per mantenersi, lavora come lavavetri. Si trasferisce poi a Bologna e qui cerca di sbarcare il lunario come manovale, e a Bolzano dove svolge un lavoro stagionale come raccoglitore di frutta. Non interrompe mai il rapporto con la sua famiglia di origine e in occasione di una visita in Pakistan si sposa con Shakeela con la quale avrà 3 figli, tutti maschi. Vive per 10 anni a Bolzano, quindi nel 2001 si sposta a Trento dove consegue la patente C che gli permette di lavorare come autista.

La moglie, stanca di rimanere da sola con i figli in Pakistan, gli chiede di tornare oppure gli propone di ricongiungersi con lui in Italia. È allora che la famiglia di Raja al completo si sposta a Belluno e trova casa a Castion dove, sin da subito, sente di essere accolta con benevolenza. I figli sentono di appartenere pienamente alla comunità. Uno di loro è laureato a pieni voti, mentre gli altri due sono in cerca di lavoro dopo la scuola.

Chiedo a Raja se gli manca la sua terra e, con un’ombra di nostalgia, mi risponde che gli piacerebbe tornare, ma è consapevole che la famiglia, e soprattutto i figli, ha trovato qui in Italia il modo di vivere più confacente alle esigenze del momento.

Afferma di avere due case, vive l’esperienza degli “sradicati”, ovvero di coloro la cui identità ruota attorno a due tipi diversi di realtà culturali ed esistenziali, ma non per questo si rattrista o si pente della scelta presa tanti anni fa.

Gli piacerebbe far conoscere il Pakistan, Paese dalla storia complessa e affascinante, che ha lasciato il segno nella cultura e nell’architettura di questo paese: moschee, mausolei imperiali, fortezze nel deserto, siti archeologici di importante valore e luoghi di interesse naturalistico. Con un certo orgoglio mi racconta che il Pakistan vanta diverse montagne di altezza superiore ai 7000 metri e un deserto sabbioso, il deserto del Thar, dal fascino indescrivibile. Ed è attraverso la fotografia, grande passione di Raja, che vorrebbe dar visibilità alle molteplici sfaccettature che caratterizzano il suo affascinante Paese, così poco conosciuto in Occidente.

Predilige le foto in bianco e nero che assumono un fascino intramontabile e delicato, regalando allo scatto un effetto unico.
Con le sue foto egli si propone di evocare sensazioni che trasmettono all’osservatore la percezione del tempo bloccato. Quando parla di fotografia Raja è un fiume in piena: negli anni ha affinato la sua tecnica partecipando a diversi workshop di fotografia e alcune sue foto sono state premiate comparendo in agenzie o mostre a livello internazionale.

Attualmente è sua intenzione lavorare su progetti che lo stimolino soprattutto a livello emotivo. Trovo particolarmente interessante uno fra questi: con le sue foto Raja intende fare un parallelo tra diverse realtà legate al mondo della pastorizia. Mi mostra foto di pastori del Nord e del Sud Italia e, naturalmente, del Pakistan. Sono foto che raccontano di gente sempre in movimento con un legame profondo con la terra. Ritratti a colori di uomini dal viso bruciato dal sole e foto in bianco e nero di greggi che percorrono le strade verso l’alpeggio. Rimango incantata da alcuni suoi scatti in bianco e nero, originali ed insoliti.

Nel frattempo si è fatto buio, le luci del mercatino di Natale di piazza dei Martiri si accendono, Raja con la sua macchina fotografica è in cerca di uno scatto originale, così lo saluto con la certezza di aver incontrato una persona interessante e appassionata.

Galleria Immagini

Acegli l’area tematica che più ti interessa oppure clicca sulla casa per ritornare alla Pagina Principale del sito.