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Arianna e l’arte delle ghirlande

La semplicità che affascina

Arianna e l’arte delle ghirlande

La semplicità che affascina

Capita che nei piccoli borghi nascano straordinari talenti che vengono scoperti solo con il passare del tempo. Questo è il caso della giovane artista Arianna Naldo, conosciuta nel suo paese principalmente per le sue doti nella recitazione: protagonista e personaggio di molte rappresentazioni teatrali, si diletta anche nella produzione artistica di ghirlande natalizie, create con materiali di uso comune e non. La continua ricerca di nuovi elementi con cui comporre le decorazioni ha portato l’artista al interessamento per la farmacognosia, ossia la scienza che si occupa della botanica, della chimica e della farmacologia delle piante medicinali. Le fonti a cui fa riferimento sono libri specifici, siti dedicati e testimonianze di esperti del mestiere; la ricerca è continua, alimentata dalla voglia di sperimentare.

Questa rincorsa alla conoscenza le ha rivelato nuove proprietà dei materiali che utilizza per la realizzazione delle sue corone. Le sue composizioni sono formate da elementi reperibili in natura, ma bisogna porre molta attenzione, dato che non tutto ciò che si trova è innocuo per l’essere umano. Infatti l’artista ha sottolineato più volte l’attenzione e l’accortezza di informarsi prima di cogliere e/o utilizzare una particolare pianta, fiore o frutto.

«Circa il 70% delle piante che ci circondano sono tossiche e/o che possono provocare reazioni cutanee e non solo, alcune sono anche mortali, vedi il tasso conosciuto anche come “albero della morte”. L’importante è informarsi!».

Nelle sue decorazioni sono spesso presenti sia alimenti edibili essiccati come kiwi, cachi, arance e limoni e allo stesso tempo elementi estremamente pericolosi come dei rametti di tasso. Tutti questi materiali sono il prodotto delle molte passeggiate che Arianna pratica, in quanto ricava le sue materie prime dall’ambiente naturale. Non compra questi materiali dato che lei stessa non li definisce beni di prima necessità. Successivamente le compone secondo un principio di ordine e simmetria che allo stesso tempo ispira movimento; come nella corona composta da tasso, arance, pigne, foglie di quercia ed alkekengi.

Questa passione è nata quando un anno fa, in un periodo di chiusura totale a causa della pandemia, gli animi si erano un po’ spenti; Arianna scelse di portare gioia e allegria nei cuori dei suoi famigliari e amici più stretti: questo tempo libero lo spese coniugando la sua passione per il mondo vegetale con la sua creatività e così nacquero le ghirlande natalizie, che poi regalò. Questo fu un altro motivo del perché scelse di non comprare i materiali necessari: non voleva spostarsi dal suo comune sospirolese per andare a comprare beni di non indispensabili. «Fortunatamente la natura dona moltissimo, basta saperla osservare con attenzione e saperne trarre beneficio» spiega Arianna. L’ambiente ci dona molte possibilità di conoscere, di creare, di sperimentare e di stupirci, basta saper cogliere queste sue meraviglie che ci offre e sfruttarle al meglio.

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