Un’idea, quella di Martina Stach, che la coinvolge come presidente del Comitato Pullir ma soprattutto come assessore alle politiche sociali. Stiamo parlando del progetto “Aiuole fiorite”, riproposto per il secondo anno, dopo il gradimento della prima edizione. Il tutto nasce da una convenzione tra l’amministrazione comunale di Cesiomaggiore e la cooperativa sociale Kcs Caregiver, che gestisce la struttura socio sanitaria di Pullir (con finalità di assistenza e riabilitazione di persone con problemi psichiatrici) tramite l’Ulss Dolomiti.
“A inizio progetto, abbiamo intavolato un discorso con gli operatori della cooperativa ai fini di instaurare una collaborazione”, ci spiega l’assessore. “Sono già molte le attività portate avanti dalla cooperativa ma spesso non incontravano i gusti di tutti gli ospiti perciò, per permettere a questi di non restare inoperosi, abbiamo pensato a un modo alternativo per coinvolgerli. Vi sono, infatti, a Cesiomaggiore molti spazi incolti o semplicemente pezzi di verde che hanno bisogno di continua manutenzione presso piazze, vie o in sedi private ed anche nei pressi della struttura di Pullir. Quindi, nel rispetto delle vigenti normative di sicurezza, abbiamo impiegato le risorse presso due punti verdi, presso le scuole elementari e medie, comunque in zone tranquille dove potessero operare. Gli ospiti della cooperativa si muovono con il pullmino e vengono coinvolti anche soggetti con problemi fisici o di salute, nel limiti della possibilità e sempre con il coordinamento dei referenti”.
Spiega Martina Stach: “Quando noi amministratori passiamo per un saluto gli ospiti si dicono contenti. Spesso svolgono, piccoli lavori ma tutti con un fine sociale; sono anche attività contagiose dal punto di vista della positività. Certo, vi sono difficoltà e costi ma, oltre a cooperativa e comune, collaborano anche i privati e per questo ringrazio i cittadini che hanno messo a disposizione gratuita i materiali per le recenti decorazioni natalizie, allestite poi dagli ospiti presso il Museo della bicicletta”. Sono piccoli gruppi di una decina di persone al massimo che si muovono non in orario preciso ma in base alla disponibilità degli operatori.
I lavori riprenderanno ora in primavera. “Oltre a integrare gli ospiti, l’intento è anche quello di far capire ai cittadini che c’è bisogno del loro aiuto; non sempre è scontato. Cesio è un comune con tanto vede e le risorse non sempre permettono di gestirlo alla perfezione. Questi gesti di aiuti dei cittadini nel curare i dettagli sono un valore aggiunto anche in ottica di richiamo turistico. Vorremo dunque dare un segnale di cambiamento nei limite del possibile”.
I progetti non sono finiti: una novità riguarda il coinvolgimento dei giovani. È in fase di studio la formula per impegnare i ragazzi in attività sociali durante l’estate, proposta arrivata dalle stesse famiglie ed accolta dal comune; a breve vi saranno ragguagli in merito.